Il tema del linguaggio religioso è assai discusso nell’attuale ricerca filosofica e teologica e nasce dal problema dell’essenza della religione e del tipo di conoscenza che quest’ultima implica. Di fronte al pensiero e alla cultura moderna e postmoderna ci si chiede se e in che modo si può parlare dell’oggetto dell’esperienza religiosa rispettando i principi della ricerca scientifica. Dio, mistero, sacro, trascendente e senso possono essere articolati in modo universalmente e razionalmente accessibile? Quale linguaggio si richiede per definirli e comprenderli adeguatamente? Quale valore cognitivo e comunicativo possono avere il segno, il simbolo, il sacramento, l’analogia? A partire da queste domande il corso mostrerà l’importanza di un’incessante elaborazione di un linguaggio adatto a esprimere l’essenza della religione (linguaggio religioso) e il mistero della rivelazione (linguaggio teologico), tenendo conto sia delle convergenze, sia delle differenze tra le due realtà.
Bibliografia
Biffi I., La nostra gloria: dire il mistero. Un progetto teologico cristocentrico, JacaBook, Milano, 2008.
Chimirri G., Capire la religione, Gribaudi, Milano, 2005.
Lorizio G., La logica della fede, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2002.
Nkeramihigo T.-Salatiello G., Pensare la religione, Chirico, Napoli, 2010.
Reale G.-Antiseri D., Quale ragione?, Cortina, Milano, 2001.
M.A. Kopiec
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